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De viris illustribus I

De viris illustribus I

Häftad bok. Le Lettere. 2006. 488 sidor.

Mycket gott skick. Språk: Italienska.

A cura della Commissione per l'edizione nazionale
Dopo oltre sei secoli, esce la prima traduzione italiana, col testo latino a fronte, del capolavoro di Francesco Petrarca, De viris illustribus, nel tomo III delle Opere di Francesco Petrarca, a cura della Commissione per l'Edizione Nazionale delle Opere di Francesco Petrarca. Iniziata a Valchiusa forse prima del 1338, l'opera fu composta quasi contemporaneamente all'Africa; ripresa dopo l'incoronazione poetica, fu rivista più volte da Petrarca e infine lasciata in forme diverse. Qui se ne pubblica la parte più cospicua (I) che nei manoscritti va sotto il nome di Quorundam illustrium virorum et clarissimorum heroum epithoma. Essa contiene un Prohemium scritto per Francesco da Carrara, signore di Padova, e 23 vite di grandi uomini (dai primi re di Roma ai più famosi condottieri come Pirro, Annibale e Alessandro il Macedone). Campeggia su tutte la vita di Scipione l'Africano. La traduzione di Silvano Ferrone è condotta senza mai discostarsi dall'originale latino del testo stabilito da G. Martellotti (1964), costituendone un valido supporto critico; il curatore ha rivisto in alcuni punti testo e ortografia, e ne ha ritoccato talora la scansione in paragrafi; di tutto egli rende ragione nell'Introduzione, ove ricostruisce il complesso piano dell'opera. Leggere questo capolavoro significa addentrarsi nel metodo storico di Petrarca, ammirando da vicino le radici dell'Umanesimo. Ad ogni pagina Petrarca non tralascia di esprimere un giudizio o sui fatti o sui personaggi o sulle fonti che egli utilizza. Modello ai primi umanisti e agli storici successivi, non ultimo il Machiavelli dei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, Petrarca non si stanca mai di segnalare come i fatti della vita politica romana e le gesta degli eroi siano compiuti nel rispetto delle istituzioni e della volontà del popolo e del senato romano.

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